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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

I voti alle magnifiche otto del Mondiale

Con il gol di Villa la Spagna ha timbrato il pass per l'ultimo posto utile tra le magnifiche otto del Mondiale in Sudafrica. A bocce ferme, in attesa dei quarti che si disputeranno tra venerdì e sabato, diamo i voti alle Nazionali ancora in gara. URUGUAY 6.5 Dopo 40 anni arriva nuovamente ai quarti di finale. Segno che sta tornando ad alti livelli, grazie anche ad Oscar Washington Tabarez. Per la cronaca. l'Uruguay fu campione del mondo nel 1930 e nel 1950. Difesa di ferro, attacco piuttosto prolifico (6 gol segnati, uno solo subito), è una squadra con buoni talenti: un Diego Forlan pirotecnico, e ancora non abbiamo visto totalmente all'opera Cavani del Palermo che è un signor giocatore. GHANA 6.5 Rajevac ha compiuto il miracolo, portando il Ghana ad essere una vera squadra anche se i suoi giocatori sono sparsi per il mondo: finalista della Coppa d'Africa contro l'Egitto e ora tra le 8 grandi del calcio. Serbo, ha saputo mettere insieme una compagine che

Onore al Ghana, e a Rajevac

L'ultima sorella africana ce la fa: il Ghana batte ai supplementari gli States e va ai quarti, dove si troverà di fronte la "Celeste". E' la terza volta che una squadra africana va così avanti nei Mondiali: prima c'erano riusciti il Camerun nel 1990 e il Senegal nel 2002. Il merito di questa vittoria, meritata, va al serbo Milovan Rajevac, che quest'anno ha già portato la squadra ad essere vicecampione d'Africa. La chiave della partita, infatti, sta nell'atteggiamento dei ghanesi. Nel complesso più veloci e talentuosi dei giocatori americani, che nei momenti importanti possono affidarsi al solo Donovan, i ghanesi sono apparsi incredibilmente calmi, sicuri e ordinati. Dopo l'1-1 dei tempi regolamentari, i ragazzi di Rajevac sono entrati con una sola idea in testa: fare gol. Ci hanno messo quattro minuti. Ma il bello è venuto qui: il Ghana non si è difeso, ha continuato ad attaccare. Perché attaccare, devo aver detto loro Rajevac, è il modo migli

Accadde oggi - Michael, you are not alone

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Il 25 giugno 2009 moriva, in circostanze non ancora chiarite, il mito del Pop, Mickael Jackson. Quel giorno il mondo, all'improvviso, si rese conto del vuoto che lasciava. Le reazioni alla sua morte, spontanee in tutto il mondo, resteranno nella storia: ci si è resi conto che nessuno come lui aveva toccato corde comuni in milioni di cuori, culture, generazioni diverse. E' successo qualcosa di imprevisto ed imprevedibile: a noi che l'abbiamo visto fin dagli inizi e ne abbiamo seguito la stella crescente, si sono aggiunti milioni di ragazzini dai dieci ai vent'anni, che lo adorano come fosse un cantante dei loro tempi. E in quel momento incredibile di silenzio cosmico che la morte richiederebbe, la sua musica si è scatenata. Milioni di dischi venduti in poche ore nel mondo, e l'onda non si ferma. La sua grandezza sta qui: lo riascolti e non c'è una sola sola canzone che scarteresti. Purtroppo, abbiamo capito "dopo" che dietro un grande artista c&#

Italia a casa. Guardiamo al futuro!

Fine dell'era Lippi. Fine della sua arroganza, fine delle sue scelte sbagliate, fine dell'allenatore che meglio di tutti ha rappresentato l'era Moggi. Il primo tempo dell'Italia è stato penoso, ma la colpa a mio parere non è dei giocatori. Idem per le due partite precedenti. Aveva vinto il Mondiale più scarso della storia, aveva lasciato, poi ha fatto di tutto per tornare. Perché? Da quando è nuovamente nelle sue mani l'Italia non ha giocato una partita decente che sia una, ma si è qualificata per i Mondiali. E per il Sudafrica lui ha lasciato a casa i talenti d'Italia: Totti, Cassano, Balotelli. E stasera, che il colpo di genio ci sarebbe servito eccome, lui aveva il solo il Pirlo, che pure, mezzo rotto, il suo lo ha fatto, per quanto poteva. Usciamo dopo aver avuto il sorteggio più favorevole che potesse capitare, usciamo per esclusivi e nostri demeriti. Peggio di così non si può. Mai era successo che al primo turno dei Mondiali l'Italia uscisse senza n

Buon Compleanno Leo Messi!

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Compie oggi 23 anni (è nato a Rosario il 24 giugno 1987) la "Pulce", cioè il miglior giocatore al mondo: Leo Messi. La sua storia di bambino che non cresceva e l'insieme di coincidenze che l'hanno portato al calcio, che lo ha "salvato", è materia da romanzo. Per quanto sa fare con il pallone e l'estasi che crea con le sue giocate può essere accostato solo a Diego Armando Maradona, il più grande di sempre, oggi suo allenatore nell'Argentina. Dai suoi piedi escono magie che solo i talenti sovrumani possono  regalare. E questi Mondiali sembrano fatti apposta perché i due fenomeni scrivano insieme un'altra pagina epica della storia del calcio. Buon compleanno, Leo!

Accadde Oggi - L'addio al calcio di Zubizarreta

24 giugno 1989, Zubizarreta lascia il calcio Ha difeso per 126 volte la porta della Nazionale spagnola, ha disputato 622 incontri nella Liga (Atletico Bilbao, Barcellona, Valencia), vincendo 6 scudetti, 1 Coppa del Re, 1 Supercoppa, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Campioni. Per questo, quando il 24 giugno 1989 dà l'addio al calcio, con Andoni Zubizarreta se ne va uno dei grandi di Spagna. Nel suo stile, il saluto al calcio dura 2 minuti e 32 secondi. Poi nessun'altra dichiarazione o intervista.

Accadde Oggi: Italia - Camerun, 23 giugno 1982

Fu l'1-1 dello "scandalo" (quello aperto da Oliviero Beha sulle pagine de "La Repubblica", secondo cui l'Italia pagò i camerunensi per ottenere quel pari, che la qualificò alle fasi successive del Mondiale e la lanciò verso la vittoria). Dopo due pareggi l'Italia aveva assolutamente bisogno di un punto. Segnò per primo Graziani, poi il Camerun pareggiò e smise praticamente di giocare. Sarà per questo precedente che oggi Bossi afferma che "L'Italia comprerà la Slovacchia"? A mio parere un assurdo, ma diteci la vostra!

I like it : Maradona e Martin

E' Maradona il vero protagonista del Mondiale. La sua Argentina chiude a punteggio pieno il turno di qualificazione e insieme scrive un'altra pagina da raccontare tra tanti anni: contro la Grecia mette in campo nell'ultimo scampolo di partita il suo pupillo Martin Palermo (37 anni a novembre), il giocatore che l'ha aiutato a qualificarsi per questo mondiale e che il 4 luglio 1999 si rese protagonista di una disavventura unica nella storia del calcio: sbagliare 3 rigori di fila in una sola partita. Vedere per credere: http://www.youtube.com/watch?v=1hxVuW4Jkrg Ma il calcio è fantastico anche per questo. Il portiere greco respinge un bel tiro di Messi (che a segnare ci ha provato in tutti i modi) e Martin è lì: piattone e gol nell'angolino. Fantastico Maradona, che festa!

Accadde Oggi - La mano de dios

22 giugno 1986 Il 22 giugno 1986 nei quarti di finale dei Mondiali in Messico, Maradona segnò di mano (La "mano de dios") il gol che portò in vantaggio l'Argentina contro l'Inghilterra. Cinque minuti dopo, lo stesso Maradona segnò uno dei gol più belli della storia, scartando cinque avversari. La partita fini 2-1 e diede all'Argentina l'accesso alla semifinale..

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Antonella

Ho scritto di calcio da quando avevo 16 anni, poi la vita mi ha portato ad occuparmi di sport e spettacolo nel campo delle sponsorizzazioni e degli uffici stampa. Ma l’antica passione – scrivere di sport e soprattutto di calcio – non mi è mai passata. E questo blog mi permette di tornarci, quindi mi fa felice. Se volete vedere un po’ tutto quello che ho fatto potete consultare il mio c.v. Negli anni, ho continuato a scrivere di sport e a realizzare interviste. Se volete, potete vederne qui qualcuna Infine, nel 2009 ho curato l’edizione di un libro. Si intitola “Dal Nostro Inviato”, di Titta Pasinetti. Titta era il mio più caro amico, uno dei migliori giornalisti sportivi che l’Italia abbia avuto. Era irresistibile e scriveva in modo ancor più irresistibile. Scegliere gli articoli per questa antologia è stata una fatica, ma ne valeva la pena! Per i frequentatori di questo blog, eccone subito uno…….

Messaggio

Cari amici, questo blog nasce dalla passione per il calcio e non solo. Niente, a mio parere, è universale come il calcio. Dentro il calcio c’è la rappresentazione di tutta la vita: il calcio ogni giorno nel mondo fa spettacolo e racconta mille storie umane. Belle, divertenti, tristi, squallide, incredibili, esplosive, dolci: c’è il campione al top, quello al tramonto, l’eterna promessa, il mediocre calciatore che diventa l’allenatore numero uno al mondo, chi festeggia e chi si spacca, chi si ritrova e chi si perde. Ci sono personaggi incredibili, che sanno dire grandi cose anche al di fuori dello sport, che insegnano vita attraverso lo sport, che con il loro esempio fanno capire cosa vuol dire soffrire per ottenere qualcosa. E ci sono anche quelli che barano, che dopano, si dopano, che comprano gli arbitri. Non li tralasceremo, li combatteremo. Mi piacerebbe che partecipaste con me, che diceste la vostra in piena libertà quando volete. Benvenuti!