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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

Malika, poesia infinita

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E' la sera del 17 agosto a Porto Cervo. Stelle e vento e una voce divina. Che fa rima con Mina, perché davvero questa stella più che nascente nel panorama della musica italiana non ha niente da invidiare alla più meravigliosa delle interpreti musicali dal 1960 ad oggi. Malika Ayane, italiana con padre marocchino, ha davanti la più sfolgorante delle carriere, se saprà sempre - e lo sa, lo saprà - restare se stessa. E allora cadranno i paragoni: perché lei, come Mina, è e sarà unica. Nella serata di Porto Cervo regala al pubblico una performance degna di una regina. E' semplice e chic, anche nel look: abitino bianco con scollo a V, maniche corte, squadrate, originalissime, gonna corta con ruches dritte di chiffon bianco che danzano al vento, tacchi a spillo, strass alla caviglia. Fisico da italiana, normale, altezza media, gambe tornite ma non troppo palestrate. Niente reggiseno, è meravigliosamente "normale", eppure molto sexy, i capelli raccolti a banana sulla testa

Le nostre ragazze d'oro e Valentino: l'Italia che mi (ci) piace

Plastiche ma non di plastica. Fresche come delfini, belle come il sole, sinuose come Venere sia ad entrare che ad uscire, vittoriose, dall'acqua di Budapest: Tania Cagnotto e Francesca Dallapè sono le nuove dee italiane di un'estate che ci regala tanto oro.  Tania ne aveva già messa in bacheca una, di medaglia color solechebrilla, nel trampolino da un metro, per poi sprofondare nella "sua gara", il salto da tre. Chissà cosa le ha saputo dire papà-trainer Giorgio, se in 24 ore la ragazza si è nuovamente trasformata in un'atleta irresistibile. Lo stesso ha fatto la compagna Francesca. Guardate la foto a pagina 35 della Gazzetta di oggi e vedrete grazia, armonia e bellezza in perfetto sincro. Magiche. Federica non ha peli sulla lingua, e neanche dubbi per la testa. Quando si tuffa per la finale degli 800 sl, ha - lo scommettiamo - il volto di Alberto Castagnetti fisso nel suo speciale monitor mentale e la voce del "suo" allenatore nelle orecchie. E va,

Quanti anni erano che non vedevamo magie?

Ok, ok ho sbagliato pronostico per eccesso di ottimismo: ma ci credo ciecamente come prima, questa Nazionale andrà lontano, lontanissimo. Sotto il diluvio londinese, abbiamo visto in nuce ciò che i nuovi azzurri di Prandelli ci possono dare: gioco, fantasia, divertimento, gol. Sì, anche i gol che l'altro giorno sono mancati, ma solo perché tutti i nostri ragazzi si trovavano per la prima volta insieme, e la conoscenza per diventare squadra va approfondita. Ma abbiamo visto Cassano, lontano dalle cassanate e vicino alle magia che un grande sa regalare al pubblico. Non la vedevamo da tempo immemorabile, e ci mancava. E Cassano, soprattutto, ha giocato per la squadra, avvicinandosi nella sua presente fantastica evoluzione, a Maradona. Sissignori, Maradona stavolta ce l'abbiamo noi! E poi ci è piaciuto l'impegno di Supermario Balotelli, e quello del neoitaliano Amauri. L'entusiasmo sarà la leva, la grandiosa tecnica dei nostri farà il resto. Abbiamo perso 1-0, centrando u

W la nuova Italia di Prandelli

E' arrivato il grande giorno. E' un'amichevole, d'accordo, ma è un giorno epocale per la Nazionale Italiana di calcio, che per la prima volta schiera un attaccante nero come Weah (ricordate il suo "ciao a tutti, belli e brutti"?, ndr) ma italiano, italianissimo, con un accento bresciano che molto deve piacere a Prandelli perché lo riporta alle sue origini, lui che è di Orzinuovi. Ma, a parte l'accento, Mario nato a Palermo da genitori che subito l'abbandonarono e cresciuto Balotelli nell'amore di genitori e fratelli bianchi, è l'esempio più esaltante di un'integrazione possibile e proprio nella pancia leghista della Padania profonda. Non solo, è forse il miglior prodotto calcistico d'Italia, tra gli under 20. Chissà perché Bossi & Company fanno tanto casino, visto che stasera Supermario ne metterà 2. Previsione troppo ottimistica? Ci scommettiamo ...un post: lo può scrivere chi vuole se non ci ho preso! E azzardo un'altra ipote